Sorriso in pillole

Il danno al nervo alveolare inferiore può causare una riduzione o perdita della sensibilità a labbro inferiore, mento e denti mandibolari. L’entità dei sintomi dipende dal tipo e dalla gravità della lesione: nei casi lievi il nervo può ripararsi spontaneamente, con un recupero graduale della sensibilità entro 6–12 mesi. Se la lesione è più grave o se dopo circa 6 mesi non si osservano miglioramenti significativi, è indicata una valutazione specialistica per definire eventuali trattamenti mirati e prevenire esiti permanenti.

L’anestesia tronculare è una tecnica anestetica utilizzata in odontoiatria per anestetizzare l’intera arcata inferiore, il labbro inferiore e la cute del mento. Agisce sul nervo alveolare inferiore, che decorre all’interno del canale mandibolare e risulta quindi protetto dall’osso. Per questo motivo l’anestetico viene iniettato in un punto in cui il nervo non è ancora entrato nel canale osseo, in prossimità del terzo molare. Questa tecnica consente di eseguire interventi dentali sull’arcata inferiore in modo efficace e indolore.

Il seno mascellare è una cavità paranasale situata all’interno delle ossa facciali. Rivestito da mucosa, svolge molteplici funzioni vitali, tra cui umidificare e riscaldare l’aria inspirata, ridurre il peso delle ossa facciali e proteggere la base cranica dai traumi. Inoltre, agisce come una cassa di risonanza per la fonazione e isola termicamente i centri nervosi superiori. L’ostio che collega il seno alle cavità nasali facilita il drenaggio del muco grazie alle ciglia della mucosa. Questo articolo esplora la struttura e le funzioni di questa importante cavità del nostro corpo.

Il cemento endodontico è una pasta utilizzata nella fase finale della devitalizzazione per sigillare i canali radicolari insieme ai coni di guttaperca. Grazie alle sue proprietà adesive e sigillanti, consente una chiusura ottimale del sistema canalare, prevenendo infiltrazioni batteriche e garantendo il successo a lungo termine della terapia endodontica.

Quando un ascesso dentale non trova una via naturale di drenaggio, può formarsi una fistola: un piccolo canale attraverso cui il pus fuoriesce nella bocca. Questo riduce il dolore iniziale perché la pressione sui tessuti diminuisce, ma causa sapore sgradevole e alito cattivo. Il dentista dovrà intervenire per eliminare l’infezione, con terapie che possono includere devitalizzazione o, nei casi più gravi, estrazione del dente.

La fistola gengivale o dentale è una lesione del cavo orale che nasce da un’infezione del dente o dei tessuti circostanti. L’accumulo di pus può creare un piccolo canale che drena verso la bocca, come tentativo spontaneo dell’organismo di gestire l’infezione. È fondamentale individuare la causa – spesso legata a placca, tartaro o carie – per intervenire correttamente e prevenire complicazioni.